Sul nostro magazine oggi vogliamo fornire dei consigli e gli strumenti di cui dotarsi per riuscire a far funzionare adeguatamente un e-commerce.

Questo modello di business, da quanto emerge dal report 2020 della Casaleggio Associati, ha prodotto nel 2019, a livello mondiale, un fatturato pari a 15.751 miliardi di dollari, mentre a livello italiano il valore è stimato intorno ai 48,5 miliardi di euro, con una crescita del 17% rispetto al 2018. La crescita, che interessa anche il numero di utenti che accedono ad internet (da desktop e soprattutto da mobile), ha subito un’accelerazione a causa della pandemia.

Mercato: analisi e posizionamento

In funzione di questo scenario, per riuscire a ritagliarsi spazio sul mercato è necessario essere (e rimanere) aggiornati rispetto alle tendenze del settore, il comportamento dei consumatori e all’analisi dei dati attraverso piattaforme come Think with Google o Algopix. L’analisi deve essere svolta anche sulla concorrenza all’interno del proprio settore, utilizzando strumenti che ne automatizzino la raccolta di informazioni, comprendendo i motivi per i quali determinati competitor risultino posizionati in maniera migliore.

In funzione di ciò, è importante avvalersi di strumenti dedicati per analizzare i parametri che determinano il posizionamento in sé, come SEO e SEA. Questo perché, come affermato da Mirella Bengio (CM di PayPlug): “i siti di e-commerce più importanti sono quelli che riescono a capitalizzare queste due leve”.

(Esempi: Wiser, SEMrush, AHrefs, UberSuggest, Answer the Public, Exploding Topics, SEO Zoom)

Brand Strategy

Il posizionamento di un e-commerce è determinato anche dalla brand strategy adottata. Tramite essa si deve dimostrare di poter fornire un valore aggiunto all’interno del proprio settore, distinguendosi in tal modo dalla concorrenza.

Fondamentale è la presenza attiva sulle piattaforme social, in maniera coerente utilizzando stesso logo e colori, per mostrare il marchio e pubblicizzarlo.

Importante, in questo senso, è riuscire ad integrare i social media (ad esempio Instagram) nel proprio store consentendo ai clienti di sfoggiare i prodotti acquistati direttamente sulla home page, incentivando così le vendite e le conversioni.

Utile risulta essere l’implementazione di strumenti per la gestione di tutte le proprie referenze online, in maniera tale da stimolare altri potenziali acquirenti a completare gli acquisti nel proprio e-commerce.

(Esempi: Authentipix, Freedaty)

Marketplace

Importante è anche la presenza sui marketplace, utilizzare pertanto dei servizi per rintracciare quelli più adatti alla nostra attività e che permettono di gestirli attraverso una sola piattaforma, in modo da averli tutti sotto controllo.

(Esempi: Lengow, Seller Dynamics)

Sito web

Focalizzandoci invece sul sito web, è importante che esso risulti ottimizzato al meglio, sia la versione desktop che mobile. È pertanto necessario svolgere dei test per verificarne il funzionamento. L’ottimizzazione però passa anche attraverso l’analisi del comportamento dei visitatori all’interno del sito. In questo modo è possibile individuare gli aspetti critici, come la perdita di interesse o l’abbandono della pagina stessa, e progettare le dovute strategie in merito.

(Esempi: Saucelabs, Google Analytics, Metrillo, Woopra, Hotjar, Crazy Egg)

Esperienza utente

È essenziale garantire la migliore esperienza di acquisto, versione desktop e soprattutto su mobile, in tutte le sue fasi, da quella di esplorazione passando per quella di valutazione arrivando fino all’ultima, quella di acquisto.

Le pagine devono caricarsi in tempi brevissimi, l’interfaccia deve possedere un design accattivante, sia per contenuto che per impatto visivo.

Utilizzare dei servizi che consentano ai clienti di confrontare e trovare i prodotti, in maniera semplice e pertinente.

Prodotti che, in generale, devono essere rappresentati e descritti in modo chiaro e dettagliato e, nel caso in cui risultino particolarmente importanti, valutare l’integrazione di video, formati 3D o addirittura realtà aumentata.

L’ultima fase dell’esperienza di acquisto, il pagamento, rappresenta un punto strategico in quanto, citando ancora Mirella Bengio: “può fidelizzare o, al contrario, far abbandonare la transazione”. In funzione di questo, utilizzare strumenti che lo rendano semplice e che siano in grado di offrire modalità di pagamento diversificati e la possibilità di aggiornarli con i metodi più innovativi, per rimanere sempre al passo con i tempi.

(Esempi: Sooqr, SearchSpring, Klana, Mollie).

Assistenza e comunicazione

L’assistenza è un aspetto da non sottovalutare. Un accorgimento utile ed efficace consiste nel disporre sulla propria homepage, in maniera evidente, il numero di servizio clienti, al fine di sottolineare la vicinanza ad essi per qualsiasi necessità.

Per ottimizzare il processo di assistenza, avvalersi di strumenti per raggruppare, su un’unica piattaforma, le interazioni dei clienti, dai propri siti web a tutti i marketplace e i canali social.

(Esempi: Xsellco eDesk, Zendesk)

Catena di distribuzione ed evasione degli ordini

Utilizzare strumenti che semplifichino il proprio back-end, la sincronizzazione degli ordini e che aiutino a generare e stampare facilmente codici a barre, automatizzando il processo di prelevamento, confezionamento e spedizione dei prodotti, tracciamento e ricezione delle spedizioni.

(Esempi: Inventory source, TradeGecko, Fishbowl Warehouse, Oderhive, Qapla’)

Sicurezza e privacy

In fatto di sicurezza e privacy è consigliato rivolgersi a professionisti del settore che valutino la vulnerabilità del proprio sito, scansionino il proprio network, svolgano simulazioni di attacchi di phishing a scopo formativo e che possano aiutare nella compilazione in materia di GDPR.

(Esempi: Swascan, Iubenda, OneTrust)

In funzione della crescita di questo modello di business, ci auguriamo che i consigli e gli esempi forniti possano risultare utili per superare le innumerevoli difficoltà di gestione e che possano potenziare la propria attività.