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Nell’era della digitalizzazione, risulta sempre più semplice ed immediato ricorrere a spazi o mezzi digitali per approfondire ed esplorare qualsivoglia aspetto o campo d’interesse. Tra mostre con stanze immersive quadrimensionali, prodotti artistici generati dall’Intelligenza Artificiale e tour virtuali di svariati musei, anche la fruizione culturale si sta evolvendo e trasformando seguendo una direzione sempre più digitalizzata.

 

Intelligenza Artificiale: dalla parola all’immagine

Gli sviluppi della fusione tra arte e digitale hanno caratteri proteiformi e la loro concretizzazione risulta varia nel processo di realizzazione e nel risultato finale. Una prima introduzione a questi innovativi sistemi è raccontata da Chiara Canali, Rebecca Pedrazzi e Davide Sarchioni, esperti nel settore di divulgazione artistica; il trio ha tenuto un convegno riguardo l’omonima mostra L’opera d’arte nell’epoca dell’IA in cui viene illustrato, sia in chiave verbale che figurata, come si stia progredendo verso la costruzione e creazione di immagini o elementi artistici attraverso la descrizione testuale inserita in un sistema di Intelligenza Artificiale. Nel dettaglio, scopriamo come tali programmi, attraverso la catalogazione di parole o frasi in campi semantici distinti, siano in grado di risalire a illustrazioni diverse per formarne una inedita. Tale processo viene espresso e ampiamente approfondito nel saggio del filosofo contemporaneo Pietro Montani, intitolato Immagini sincretiche ed edito Maltemi; l’autore spiega, in termini epigenetici,come l’uso del linguaggio sia finalizzato anche alla costruzione ideologica e consequenzialmente pratica di segni visivi. Risulta quindi immediato comprendere la modalità del processo avanguardista sopracitato e di come questo si avvalga della stretta connessione tra la parola e l’immagine presente, in modo innato, nella mente di ciascuno.

 

Celerità creativa: la reversibilità dell’errore

Il giornalista Vanni Santoni sottolinea la rapidità di tale processo creativo: dall’inserimento testuale alla produzione finale dell’illustrazione artistica passano pochi secondi e, di conseguenza, il tempo tra l’idea e il suo compimento è quasi immediato.

I vantaggi di questa celerità riguardano la flessibilità e la dinamicità delle creazioni stesse: un errore, un qualsiasi mutamento o persino un immediato cambio d’idea artistica sono completamente reversibili e non richiedono un elevato impegno economico o fisico; infatti, sarà necessario il solo inserimento di un nuovo testo rettificato per ottenere un nuovo prodotto creativo.

 

Oppressione tradizionalista o avanguardia artistica?

Sebbene i giovamenti siano lampanti, non sono trascurabili gli svantaggi di questo sistema; infatti, l’aumento di opere generate dall’Intelligenza Artificiale è direttamente proporzionale al fragoroso malcontento degli archivi istituzionali. 

Ne è esempio il caso della fumettista Sarah Andersen insieme all’artista Kelly McKernan e l’illustratrice Karla Ortiz, le quali accusarono Stability AI, Midjourney e DeviantArt di violazione di copyright. Tali aziende, sfruttando la ricezione immediata di diverse immagini, ricorsero anche a illustrazioni di matrice analogica e quindi appartenenti ad artisti o archivi esistenti che, senza aver dato alcuna autorizzazione, trovarono le loro opere mutate da terzi.

Oltre a ciò, i critici più conservatori si trovano in opposizione con i nuovi sistemi di sviluppo creativo ed artistico, considerandoli oppressori di processi d’arte tradizionale che, sebbene necessitino di tempistiche maggiori e di un impegno manuale costante, sono avvalorati proprio dalla dedizione analogica e dallo studio ricercato dell’artista stesso, diametralmente distante dalla fugace creazione dell’Intelligenza Artificiale.

 

Dall’azienda all’esposizione d’arte: il caso Lenovo

Si pone in una posizione di mediazione Massimo Chiaretti, manager di primo livello per Lenovo, il quale spiega come questi nuovi processi siano da considerare come “un’estensione pre-cognitiva: prima di noi. Per l’artista un “superpotere” lecito”. Sarà proprio Chiaretti, coadiuvato da Fondazione Cariplo, ad avviare una collaborazione con il MEET Digital Culture Center, crocevia tra arte e cultura digitale; figlia di questa unione è la mostra AI yoga per Intelligenze Artistiche, presentata nella sede MEET di Milano dal 19 al 29 settembre del 2024. In questo spazio espositivo, dieci artisti differenti hanno usufruito del prodotto tecnologico Lenovo Yoga Slim 7x per produrre vere e proprie opere d’arte di differenti stili e materiali.

 

L’idea nella Grande Mela e l’approccio britannico

Ampliando lo sguardo, si nota che il supporto delle nuove tecnologie nel campo artistico e culturale, è fruibile anche oltreoceano. Ne è esempio il progetto sviluppato dal MoMa di New York associato con Google Art & Culture Lab: Identifying art through machine learning; grazie ad un algoritmo generato da Google, si prende in esame ogni reperto fotografico dell’archivio museale innestando connessioni tra la documentazione online e quella analogica. Il risultato è la genesi di nuovi sistemi e chiavi di lettura indipendenti dalle logiche curatoriali o soggettivo-interpretative.

Con le stesse fondamenta, viene elaborato Recognition un programma di Intelligenza Artificiale di cui si avvale la Tate Gallery di Londra per associare le immagini di opere d’arte esposte o conservate nel museo a rappresentazioni giornalistiche che vengono pubblicate dalla redazione di Reuters scovando analogie o parallelismi volti ad attivare un conseguente controcircuito dell’immaginario visuale e illustrativo.

 

I sopracitati sono solo pochi ma efficaci esempi d’espressione del binomio arte e tecnologia; la prospettiva di molti è di un accrescimento e fusione costante di questi due mondi con l’augurio che possa essere una continua evoluzione senza trascurare i lati più storici e processuali degli sviluppi artistici.

 

Fonti: 

https://insideart.eu/2024/07/05/ia-larte-e-intelligente-e-artificiale-per-definizione/ 

https://www.artribune.com/progettazione/new-media/2023/02/intelligenza-artificiale-sofferenza/

https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/intelligenza-artificiale-arte-e-cultura-elementi-per-una-vera-valutazione-estetica/  

https://www.carraro-lab.com/home/ 

https://www.corriere.it/tecnologia/24_settembre_20/l-intelligenza-artificiale-come-musa-per-l-arte-cosi-ha-ispirato-una-mostra-a0971cb7-a08d-45b2-850c-29d821893xlk.shtml