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L’impresa statunitense che conoscevamo come Facebook, Inc ha cambiato nome il 28 ottobre 2021 in Meta Platforms, Inc, nota anche semplicemente come Meta. A distanza di circa 5 mesi da questo importante cambiamento vogliamo approfondire come stia andando per questa famosa azienda.

 

 

Facebook, Instagram e WhatsApp

Meta è proprietaria di tre tra le più note piattaforme di social networking: Facebook, Instagram e WhatsApp.

We Are Social ha pubblicato anche quest’anno il nuovissimo report sullo stato dell’arte del web nel mondo, Digital 2022, in cui ci mostra i dati del mondo digitale. Questo report passa in rassegna tutti i dati legati alla nostra vita online che dimostrano quanto il mondo sia ancora più interconnesso durante la pandemia.

Proprio grazie a quanto analizzato nel Digital 2022 possiamo capire quanta strada abbiano fatto le tre piattaforme di social networking di Meta. Partendo dalla classifica delle query più cercate su Google tra il 1 gennaio 2021 e dicembre 2021, vediamo rispettivamente Facebook, Instagram e WhatsApp al secondo, all’undicesimo e al settimo posto. Dato che nel report viene qui fatta la distinzione tra WhatsApp e WhatsApp web, la versione desktop della famosa app, si segnala che nel caso di WhatsApp web si scende al nono posto.

In un’altra classifica il focus si sposta sulla percentuale di utenti che preferisce una determinata piattaforma su un campione che va dai 16 ai 64 anni.

Al primo posto abbiamo WhatsApp con il 15.7%, al secondo posto Instagram con il 14.8% e infine al terzo posto Facebook con il 14.5%. In questo caso abbiamo tutte e tre le app di Meta sul podio a denotare un chiaro apprezzamento da parte del pubblico online.

 

 

Nuovi problemi di privacy per Mark Zuckerberg

Negli anni Zuckerberg si è spesso difeso dalle accuse europee di profilazione dei dati dei suoi utenti. Recentemente sia Instagram sia Facebook sono sotto il mirino in quanto l’Europa sembrerebbe contrastare l’utilizzo dei sever statunitensi per il trattamento dei dati degli utenti europei. A questo proposito, come riportano varie testate giornalistiche, Mark Zuckerberg sembra aver affermato la volontà di poter chiudere Facebook e Instagram in Europa.

Tuttavia questa notizia non pare avere un effettivo fondamento, infatti il Sole 24 ore in questo articolo afferma che il tutto potrebbe essere nato da un’interpretazione superficiale del documento inviato alla SEC: la Securities and Exchange Commission (Commissione per i Titoli e gli Scambi).

La frase in questione é la seguente: “non saremo più in grado di offrire alcuni dei nostri prodotti e servizi più importanti, compresi Facebook e Instagram, in Europa, fatto che influirebbe materialmente e negativamente sulla nostra attività, sulla nostra condizione finanziaria e sui risultati delle nostre operazioni”. Come riporta sempre il Sole 24, Meta ha smentito quanto è stato interpretato dai giornali, affermando di non avere intenzione di ritirarsi dal mercato europeo.

 

 

Il Metaverso sembra ancora lontano e pericoloso

Il Metaverso, come abbiamo appresso, è una piattaforma social che combina l’AR (realtà aumentata) e VR (realtà virtuale) per immergere l’utente in un modo virtuale in cui può interagire con altri avatar. La parte VR l’abbiamo con il recente casco virtuale “Quest 2” mentre la parte AR l’abbiamo con “Spark AR” che permette di creare vari effetti da utilizzare durante le chiamate oppure creare e pubblicare nuovi filtri su Instagram. Detto ciò purtroppo ancora qualcosa non funziona infatti a livello economico il casco virtuale non è accessibile per tutti, quindi non è possibile ancora parlare di un vasto pubblico per questa nuova piattaforma. Inoltre gli ultimi eventi mostrano che per quanto il Metaverso sia un luogo nuovo presenta ancora problemi vecchi. Quello che è emerso di più tratta delle molestie in piattaforma. Infatti come riporta il Fatto Quotidiano nel suo articolo, un utente una volta entrato nel Metaverso ha subito molestie da parte di un gruppo a distanza da 1 minuto dal suo ingresso. Tutto questo dimostra che c’è ancora molto lavoro da fare sul Metaverso per renderlo più sicuro e accessibile.

 

In conclusione Meta sembra procedere bene in quanto tra le app social più scelte, come abbiamo visto, ci sono sempre le tre note piattaforme social di sua proprietà. Il dubbio rimane invece sul loro futuro, dati altri possibili problemi di privacy, per non parlare di cosa comporterà il continuo sviluppo del Metaverso. Vedremo cosa escogiterà Meta per rimanere in vetta.