Condividi su:

Marketing Espresso è una delle community più conosciute in Italia per quanto riguarda il tema del digital marketing; la sua mission è, infatti, quella di rendere il marketing più “democratico”, ovvero accessibile e conosciuto da tutti e spiegato in modo semplice e utile.

Per farlo, mette al centro le persone: la forte community che è riuscita a costruire in pochi anni.

Marketing Espresso si trova principalmente sui canali social, tra cui Instagram, Facebook, Youtube, LinkedIn, e anche TikTok. Inoltre, possiede un blog ricco di articoli a tema social media marketing, case studies e sui trend da seguire; una piattaforma di formazione online chiamata “Marketing Espresso AcadeME” con oltre 10k iscritti; un canale Telegram per tenere la sua community sempre aggiornata; e due canali su Spotify: il primo, “Weekly News” (Top 40 Spotify Italia) per approfondimenti di 15-20 min a settimana sulle migliori news dal mondo digital e marketing il secondo, “Less is More” è un’enciclopedia audio con le definizioni utili dal mondo marketing.

 

Da gennaio 2021 è diventata un’azienda oltre che una vera e propria agenzia di social media marketing all’interno della quale il team utilizza le proprie strategie e tecniche maturate attraverso l’esperienza con i numerosi progetti di clienti esterni.

Questa realtà ha raggiunto dei traguardi molto importanti, tra cui il fatto di avere ormai più di 165mila follower su Instagram, essere diventata un’azienda vera e propria in meno di un anno, per non parlare del fatto che sono già 10 le persone a lavorare al suo interno.

 

Abbiamo intervistato Alessandro Vajani, co-founder del progetto, per scoprire tutte le curiosità legate a Marketing Espresso, al mondo dei social e del content marketing.

 

Alessandro, per iniziare, com’è nata l’idea di creare Marketing Espresso? Qual era l’obiettivo che vi ha spinti a far partire questo progetto?

 

L’idea nasce da una passione condivisa con l’altro co-founder, Marco Onorato; ci siamo conosciuti all’università Luiss di Roma grazie ad alcuni lavori di gruppo svolti insieme, e abbiamo sempre avuto il sogno di creare un’agenzia di marketing incuriositi dal mondo e dall’ambiente della pubblicità.

Dopo più di due anni di lavoro in agenzie e in aziende abbiamo deciso di lanciarci in questo progetto.

Non abbiamo mai voluto creare una semplice agenzia: abbiamo analizzato il mercato di allora, all’interno del quale c’erano già tante agenzie di marketing, ma dove nessuna operava sui social media. Infatti, si vendeva tanto digital sui social media ma non si parlava ancora di digital sui social media, almeno nel modo in cui lo facciamo adesso. Abbiamo quindi deciso di lanciare un vero e proprio brand che rendesse questo dialogo bi-direzionale scegliendo semplicemente di parlare del nostro lavoro e di questo mondo in modo più chiaro e diretto possibile.

La parte di agenzia è diventata una parte di un qualcosa di molto più grande dove la community è la nostra anima principale in termini di: reputazione, autorità, clienti (inbound marketing), partner, sponsor ecc..

L’idea è quindi nata dal puro desiderio di metterci in gioco con un progetto sui social media per vedere se potevamo passare da una “semplice” pagina Instagram ad un’azienda vera e propria. Così in questi due anni dopo aver visto crescere la nostra community e tutti i progetti che abbiamo lanciato abbiamo deciso di creare a gennaio Marketing Espresso S.r.l.

 

 

Secondo voi, cosa vi rende riconoscibili agli occhi delle persone? Cosa vi distingue dai numerosi competitor che oggi parlano di marketing?

 

Fondamentalmente quello che ci distingue è un modo di comunicare unico e due mantra specifici: il primo è “semplice ed utile” e il secondo “less is more”.

Questo perché incarniamo una vera e propria mission; spesso chi apre e gestisce una pagina su Instagram vuole portare avanti progetti personali separati rispetto all’obiettivo della pagina. Noi, rispetto ad altri, abbiamo un vero e proprio ecosistema aziendale e la forza di Marketing Espresso è proprio quella di non essere solo una pagina Instagram.

A livello di linguaggio e di creazione di contenuti siamo unici perché ci evolviamo continuamente: la nostra azienda si basa soprattutto su una filosofia aziendale non rigida, ma molto dinamica ed è proprio in questo dinamismo che si riconosce la nostra evoluzione, perché ci stimoliamo continuamente tra di noi tramite feedback e monitoraggio continuo delle performance della pagina e dei nostri Clienti. Inoltre, portiamo avanti una formazione costante delle nostre risorse e stiamo attirando sempre più persone all’interno dell’azienda; quindi, la creatività non piove dal cielo ma è qualcosa che stimoliamo di continuo.

A livello di pagina, dal lato della community, sicuramente ci distingue il nostro linguaggio: i nostri contenuti sono semplici, utili ma anche belli grazie all’attento studio grafico, e ormai se si vuole parlare in modo generale del social media marketing siamo diventati un brand top of mind.

Se una persona volesse aprire oggi una pagina di marketing come la nostra, le consiglierei di non strutturarla nello stesso modo, ma di verticalizzarsi su un settore specifico, come, per esempio, marketing sportivo, moda o turismo.

Un’altra cosa che ci ha sempre contraddistinti è stata anche la costanza nel tempo e l’evoluzione; insieme a noi sono nate altre pagine, con le nostre stesse possibilità di crescere se non migliori, ma sono state totalmente abbandonate. La nostra costanza è stata veramente una carta vincente che ha fatto e farà ancora la differenza.

 

 

Cosa serve per creare e far crescere una community sui social?

 

Io e Marco siamo stati abbastanza fortunati da questo punto di vista perché due anni e mezzo fa, Instagram era molto più “accogliente” dal punto di vista della crescita organica; quindi, l’algoritmo, soprattutto per i contenuti organici, dava più possibilità di sognare.

Adesso se qualcuno dovesse aprire una pagina sui social media e sul marketing in generale, potrei consigliare a quella persona di avere le idee chiare e una strategia ben definita orientata al raggiungimento di determinati obiettivi SMART.

Oggi molte persone che aprono pagine sui social per sé stessi o per aziende probabilmente non conoscono nemmeno il target al quale si stanno rivolgendo o che stanno raggiungendo, proprio perché non hanno una strategia e un obiettivo.

È importante quindi avere una strategia ben definita, creare un dialogo con le persone e soprattutto dedicare tanto tempo al progetto, perché i social media, da un lato permettono a chiunque di avere una voce, dall’altro lato questa voce non è a intermittenza: se si decide di aprire una pagina per contenuti informativi di valore per poter crescere bisogna formare e formarsi di continuo. Alle volte il tempo da dedicare implica sacrifici: meno ore di sonno, un’uscita in meno la settimana, e, se va bene, anche la scelta di lasciare un posto di lavoro in azienda come successo a me e Marco per verticalizzarci al 100%..

I consigli, quindi, sono: avere le idee chiare, una strategia ben definita, trovare delle persone da includere nel team che abbiano la stessa voglia e la stessa fame, ed essere pronti a giocarsi tutto da un momento all’altro. I social media sono uno strumento “cattivo” da questo punto di vista, perché da un giorno all’altro ci mettono di fronte a una scelta: continuare a giocare o costruire qualcosa di serio dietro una community che si è riusciti a costruire.

 

 

Oggi si parla moltissimo di contenuto. Secondo voi, che cos’è un buon contenuto? Quali caratteristiche deve avere?

 

Un buon contenuto per noi è un contenuto che sia di valore: si tratta di un contenuto in grado di comunicare qualcosa di estremamente utile e importante senza chiedere nulla in cambio.

Un contenuto di valore a livello tecnico educa, informa, trasmette motivazione e ti trasforma. Può anche spingere a fare un’azione, come per esempio potrebbe accadere nel caso in cui un utente di Instagram vede una foto particolarmente bella di un ristorante ed è spinto quindi ad andarci.

Questo tipo di contenuto, secondo me, ti deve migliorare e dare la possibilità di uscire dai social media come una persona nuova; si tratta quasi del marketing trasformativo teorizzato da Pine e Gilmore, secondo i quali, prima ci trovavamo nella fase delle esperienze e adesso siamo nella fase trasformativa, e ci stiamo ancora evolvendo, superando anche questo tipo di marketing.

Per me questo significa usare i social media: aprire il telefono e chiuderlo avendo imparato qualcosa, una vera e propria trasformazione causata da un contenuto di valore. Inoltre, se si riesce a spingere una persona a fare un’azione dopo aver visto il contenuto, come approfondire su Google o sul nostro blog un argomento o spingerlo a fare delle scelte per la sua vita. Questo è il risultato di un buon contenuto.

Come creare il contenuto di valore? È necessaria una consapevolezza a livello di marketing e di studio strategico incredibile. Prima di arrivare dove siamo adesso con Marketing Espresso c’è stato un lavoro e uno studio infinito che continua tutt’ora: l’80% del nostro tempo di lavoro in azienda è utilizzato per pensare a come migliorare i nostri contenuti, su cosa parlare e a come parlarne.

Se dovessi scegliere tre cose fondamentali per la creazione di un contenuto di valore direi: cultura di marketing, cultura editoriale e sotto queste le competenze, di scrittura e grafica.

Dal punto di vista grafico invece viviamo in un mercato saturo, ci sono tanti modi per distinguersi in un mercato così e l’identità visiva è una di queste: quando si pensa a Marketing Espresso si pensa al nostro colore, che abbiamo scelto quando Pantone l’ha dichiarato nel 2019 come colore dell’anno. Questo colore è diventato un elemento distintivo, perché quando le persone lo vedono sulla loro bacheca al 99% pensano già che il contenuto sia nostro.

A livello grafico c’è anche un sistema di studio della scrittura, dei font, degli elementi primari e degli elementi secondari molto meticoloso.

In generale rendiamo le grafiche molto semplici ma ogni tanto ci piace cambiare per far evolvere i contenuti a livello di difficoltà grafica, nel senso che rendiamo il contenuto sempre più bello e sempre più efficace da un punto di vista visivo e quindi almeno una volta all’anno cambiamo alcuni dettagli della parte di graphic design dei nostri contenuti e dell’azienda stessa.

 

 

Quali sono i post che hanno conquistato la vostra community o che vi ha fatto raggiungere più persone?

 

Mi ricordo tantissimi contenuti. Tempo fa abbiamo anche pubblicato sulla nostra pagina, un caso studio che parlava di un post su Barilla che ha portato alla pagina circa 20.000 follower, un caso di successo incredibile.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Marketing Espresso (@marketing_espresso)

 

Una cosa che però mi ricordo con più piacere è stato il primo contenuto   che abbiamo fatto, perché rappresenta quello che per me ha segnato il passaggio da semplice pagina Instagram a community. L’idea del carosello, infatti, non è venuta da noi ma da una persona della community che ci ha consigliato di utilizzare questo formato piuttosto che grafiche singole con troppo testo poiché erano difficili da leggere. L’abbiamo fatto e il risultato da subito è stato straordinario. Adesso i caroselli li usano tutti e a noi piace pensare di essere stati tra i primi brand che hanno sperimentato e adottato il loro utilizzo; quindi, questo format in generale ha innescato un meccanismo di co-creazione, perché un giorno una persona della nostra community ci ha dato un consiglio e ha cambiato i nostri contenuti per sempre. Dall’altra parte, noi come realtà abbiamo ascoltato quel consiglio senza offenderci e ne abbiamo poi avuto solamente vantaggi perché il carosello è ormai un nostro marchio di fabbrica.

 

 

Avete qualche progetto futuro che potete svelarci?

 

Essendo un’azienda è naturale che si voglia crescere, e al di là della crescita come fatturato vogliamo che la crescita sia soprattutto delle persone che lavorano con noi: siamo passati dall’ essere in due all’essere dieci persone in azienda e il nostro obiettivo è far sì che tutti crescano, sia da un punto di vista personale che professionale.

Un altro progetto futuro è quello di far evolvere ancora di più la nostra cultura aziendale; noi abbiamo pagine e pagine di cultura aziendale e questo significa tanto, già partire con questa idea è un grosso progetto futuro, ovvero quello di investire sempre di più nelle persone che lavorano con noi, nel farle crescere e far sì che siano veramente tutte parte di questa realtà e non solo stipendiate da essa.

Stiamo anche mettendo mano alla nostra AcadeME, la piattaforma di formazione online che oggi conta più di 10.000 iscritti tra paganti e non paganti. Stiamo rinnovando sia i corsi che vengono proposti sia il meccanismo di acquisizione degli studenti.

Vogliamo inoltre migliorare la qualità dei nostri clienti in agenzia. Abbiamo fatto molti progetti quest’anno e sono orgoglioso di noi e delle persone che hanno lavorato verticalmente su essi: abbiamo realizzato una campagna con BMW Roma e altri progetti per dei big brand Italiani. Questo può essere motivo d’orgoglio ma per noi è uno stimolo incredibile: “ok, abbiamo fatto questo, quando cominciamo con il prossimo?”. Infine, c’è anche la parte di eventi: a settembre abbiamo assunto in azienda una persona che si occupa principalmente di community management, che oltre a rispondere ai commenti e ai messaggi delle persone (cosa che in realtà fa tutta la squadra coordinata da questa figura) ha organizzato delle iniziative per la community, come gli ShareMe, occasioni all’interno delle quali abbiamo avuto modo di entrare in contatto con le persone che ci seguono, conoscerle e prendere tanti stimoli.

Anche la nuova rubrica che abbiamo creato, “askME”, dà la possibilità di fare domande in modo continuativo su Marketing Espresso alle persone che ci lavorano e si tratta sempre di un progetto per la community.

Quindi, in generale cerchiamo di sfornare nuovi progetti e idee settimanalmente in modo tale da crescere e avvicinarci sempre di più alla nostra community.

Vogliamo, in sintesi, continuare ad avere un impatto sulle persone e a creare valore in questo settore.