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I contanti stanno lentamente lasciando il posto alla moneta elettronica. Il problema è che gli utenti che utilizzano i nuovi strumenti di pagamento non sono sempre a conoscenza delle condizioni di utilizzo.

Sul sito della BCE è possibile trovare una definizione della moneta elettronica: deposito elettronico di valore monetario su un dispositivo che può essere utilizzato per effettuare pagamenti a soggetti diversi dall’emittente. Il dispositivo funziona da strumento al portatore prepagato che non coinvolge necessariamente un conto bancario. Istituti di credito, così come istituti finanziari e non, possono emettere moneta elettronica previa autorizzazione.

 

Lettera dalla FCA

Data la crescita dei servizi di pagamento e del settore della moneta elettronica, alcune istituzioni ed enti regolatori hanno sottolineato la loro preoccupazione per la mancanza di sufficienti informazioni in circolazione che consentano alle persone di prendere decisioni con consapevolezza; in particolare l’ente inglese (financial conduct authority) ha messo in guardia alcune società dal paragonarsi a banche.

Il Financial Times in un suo recente articolo cita la lettera che il direttore del dipartimento di supervisione dei pagamenti della FCA Paul Roe ha inviato ad alcune delle più importanti start-up e imprese con licenza per emissione di moneta elettronica per invitarle a informare in maniera più puntuale i loro clienti delle condizioni dei loro servizi, in particolare dovranno scrivere entro 6 settimane ai clienti informandoli dei rischi che corrono a depositare il denaro in conti non protetti dal Financial Services Compensation Scheme (il corrispondente italiano è il Fondo interbancario di Tutela dei Depositi). Seguiranno controlli a campione da parte dell’ente.

Le preoccupazioni si sono accentuate in seguito al fallimento dell’impresa tedesca Wirecard dello scorso anno (qui un articolo completo del Sole24ore), i cui clienti si sono trovati improvvisamente con la carta di pagamento bloccata. I clienti sono riusciti a tornare in possesso del loro denaro, ma non è detto che possa finire bene la prossima volta che si presenta una situazione simile.

I soldi tenuti in conti online (e-money accounts) offerti da alcune imprese non sono protetti dalla garanzia sui depositi ordinari e dunque in caso di fallimento dell’impresa i clienti potrebbero subire ritardi prolungati per recuperare il denaro o rischiare di perderne una parte, senza dimenticare che molte persone che utilizzano questi strumenti alternativi per conservare del denaro lo fanno perché hanno difficoltà ad aprire un conto in banca e dunque sono i più vulnerabili a un improvviso blocco o perdita dei fondi nel conto.

 

Il messaggio della FED

Il 20 maggio un messaggio in tema trasparenza e sicurezza è arrivato anche dagli Stati Uniti: il presidente della   Jerome Powell ha tenuto un comunicato stampa per delineare la risposta della Banca centrale degli Stati Uniti ai cambiamenti del sistema dei pagamenti portati dall’innovazione tecnologica. Powell ha dichiarato come la FED stia monitorando le innovazioni che stanno trasformando il settore dei pagamenti, delle banche e della finanza. Ha continuato affermando il fatto che l’effettivo funzionamento dell’economia americana richiede che le persone abbiano fiducia non solo nel dollaro ma anche nelle banche, nel sistema dei pagamenti e nei fornitori dei servizi che permettono il flusso di moneta quotidiano. Powell ha voluto sottolineare il fatto che non siano presenti pregiudizi verso l’innovazione citando alcuni grandi traguardi del passato come l’introduzione dei bonifici e il nuovo servizio FED Now Service che verrà lanciato nel 2023. Sono state citate le criptovalute, considerate però non d’aiuto come un comodo metodo di pagamento per via della loro alta volatilità nel valore; gli stablecoin invece sono potenzialmente più efficienti dal momento che il valore è legato a una valuta ma possono ugualmente essere rischiosi per i clienti e l’intero sistema. Nonostante il loro valore sia legato all’andamento di una valuta, gli stablecoin non offrono le stesse protezioni di altri mezzi di pagamento.

Powell ha sottolineato dunque che sono proprio le imprese che offrono questi nuovi metodi di pagamento ad essere sotto la lente d’ingrandimento delle autorità, per il fatto di non essere sottoposte alle stesse norme a cui devono invece sottostare le banche tradizionali e altre istituzioni.

Infine, ha annuncia il proseguimento delle ricerche per l’implementazione di una moneta digitale della banca centrale (ne avevo parlato qui: cosa sono le CBDC) e la pubblicazione dei risultati per l’estate prossima.