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Si stima che il cancro al seno colpisca in media 1 donna su 8 e che in Italia il 13% sia costituito da donne di età inferiore ai 40 anni (fonte: I numeri del cancro in Italia 2020), una fascia d’età che non è generalmente inclusa nei programmi di screening. Ma per il cancro al seno una diagnosi precoce assicura percentuali di guarigione elevate ed è qui che entra in gioco SABREEN.

SABREEN è un sistema innovativo che permette alle donne di effettuare in autonomia uno screening ecografico del seno attraverso una sonda connessa allo smartphone. Il suo nome sta per Smart Assistant for BREast screENing e significa letteralmente “assistente intelligente per lo screening al seno”. È stato ideato e brevettato con obbligo di uso umanitario dalla start up siciliana HTLab, fondata da vEyes ONLUS, una realtà nata come progetto di ricerca scientifica no profit e con l’obiettivo di realizzare tecnologie open per persone con disabilità visiva. HTLab, come si legge sul sito di vEyes ONLUS, nasce con l’obiettivo di estendere le competenze dell’ingegneria biomedica, della biomedicina e della bioinformatica a contesti diversi da quelli della vista. Il primo progetto sviluppato da HTLAB è stato proprio SABREEN.

Ma come funziona SABREEN? Attraverso una sonda lineare connessa a uno smartphone Android, la donna può eseguire un’ecografia mammaria che è in grado di rilevare la presenza di eventuali masse sospette grazie a un sistema di intelligenza artificiale, che ricostruisce un modello 3D del seno dalle immagini bidimensionali dell’ecografia. Per semplificare e rendere affidabile l’esame, la sonda è stata dotata di sensori che guidano la donna nel movimento, eliminando le scansioni che non sono svolte correttamente. Una volta terminata l’ecografia SABREEN conferma l’avvenuta esecuzione corretta, ma non fornisce alcuna valutazione clinica delle immagini. In presenza di masse sospette SABREEN invia una segnalazione a un centro senologico accreditato per le valutazioni cliniche necessarie e la convocazione della paziente per una visita. SABREEN ricorda attraverso una notifica anche quando è il momento di eseguire l’esame, calcolando tempi e giorni ottimali.

Da marzo 2021 è iniziata la seconda fase di sperimentazione che coinvolge donne volontarie di età compresa tra i 18 anni e i 40 d’età. Questa sperimentazione è necessaria affinché sia possibile una validazione clinica del progetto che consentirà di avere uno strumento concreto per una diagnosi precoce del cancro al seno nelle giovani donne.