Il 20 gennaio 2021 si è ufficialmente insediato alla Casa Bianca il 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, il quale ha posto tra i principali obiettivi del suo mandato la lotta al cambiamento climatico.

Il suo predecessore, Donald Trump, durante i quattro anni della sua presidenza si era sempre mostrato contrario all’adozione di una politica di tutela dell’ambiente, negando l’esistenza del surriscaldamento globale.

Aveva infatti deciso di uscire dall’Accordo di Parigi del 2015 firmato da Obama, definendolo economicamente svantaggioso per gli Stati Uniti, abrogato le norme poste durante le precedenti amministrazioni a tutela del clima e adottato misure economiche che non tengono conto dei problemi causati dall’inquinamento alla salute dei cittadini e all’ambiente. Secondo un’indagine del New York Times Trump ha annullato più di 100 norme ambientali, tra le quali quelle volte a limitare le emissioni di gas a effetto serra e di sostanze tossiche prodotte dalle industrie.

Cosa cambierà con Biden?

Il neopresidente fin dagli inizi della sua campagna elettorale ha affermato che, se eletto, avrebbe messo il problema ambientale al centro del suo mandato governativo, iniziando con il rientro degli Stati Uniti nell’Accordo di Parigi. E così è stato: il giorno dopo il suo insediamento alla Casa Bianca ha iniziato l’iter per rientrare nell’Accordo, di cui fanno parte 190 Paesi e che ha come obiettivo principale quello di mantenere l’aumento della temperatura globale entro i 2° C rispetto ai livelli preindustriali.

Biden ha poi promesso un piano di investimenti da 2 trilioni di dollari da distribuire durante i quattro anni del suo mandato volto a risolvere la crisi climatica, proteggere l’ambiente e creare nuovi posti di lavoro nel settore dell’energia pulita.  L’obiettivo di Biden è di dare un impulso alla ripresa economica del Paese, messo in ginocchio dal Covid 19, creando però una economia green, non inquinante e rispettosa dell’ambiente, che porti gli Stati Uniti ad essere un Paese ad emissioni 0 entro il 2050.

Il nuovo presidente ha anche presentato un team di esperti sull’inquinamento climatico che avrà il compito di preparare i lavori necessari per ridurre le emissioni che causano il riscaldamento del pianeta e per proteggere l’ambiente, e ha creato un nuovo Ufficio per la politica climatica presso la Casa Bianca.

Le iniziative del nuovo presidente nell’ambito della politica ambientale rappresentano sicuramente un importante passo avanti nella lotta al cambiamento climatico. Secondo un’analisi del sito Climate Action Tracker se Biden andrà avanti con il suo programma questo potrebbe ridurre il surriscaldamento del pianeta del 0,1°C entro il 2100, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi fissati dagli Stati nell’Accordo di Parigi.