Il mercato delle criptovalute non è più quello di anni fa dove piccoli investimenti in Bitcoin hanno trasformato in milionari migliaia di persone. Tuttavia molte criptovalute stanno vivendo una “nuova giovinezza” e, specialmente nelle ultime settimane, la fiducia nei vari asset pare essere alta. Tra tutte le cripto, decisamente singolare è la vicenda attorno al recente picco raggiunto dal Dogecoin, una criptovaluta nata come meme che gli utenti di Reddit con il supporto dei tweet di Elon Musk, che l’ha definita più volte “the people’s crypto”, hanno “spinto” per ben due volte #ToTheMoon. Un’operazione che ha avuto del miracoloso: vi basti pensare che il valore di un Dogecoin a inizio gennaio era di circa 0.004$ e che, a fine mese, ha toccato i 0.0875$ (raggiunti di nuovo qualche settimana dopo), rimanendo, poi, essenzialmente stabile tra i 3 e i 6 centesimi di euro. Un aumento di circa il 2000%, il che significa che un investimento di 50 mila euro vi avrebbe reso milionari nel giro di qualche giorno. Come è stato possibile? Da cosa nasce il Dogecoin? Cerchiamo di fare chiarezza con questo articolo.

[1]La variazione del valore nominale di Dogecoin negli ultimi mesi

Da meme a criptovaluta

Sicuramente molti di voi avranno già visto da qualche parte il tenero cagnolino in copertina, questo perché, in effetti, il Doge nasce come soggetto e base per meme – più o meno divertenti – nel 2013. Ai tempi non vi era alcuna correlazione tra l’iconico cane di razza shiba e il mondo della speculazione finanziaria, tant’è che si trovano ancora online articoli d’epoca che lo incoronano “meme dell’anno”. Ma allora a cosa devono i loro guadagni i “fortunati” che hanno investito in Dogecoin a gennaio? Dogecoin nacque anch’esso nel 2013, cinque anni dopo la creazione di Bitcoin. Jackson Palmer e Billy Markus, i due programmatori che li hanno ideati, dissero di averlo fatto per gioco, come parodia di tutte le varie criptovalute dalla dubbia credibilità che stavano nascendo in quegli anni. Insomma, non avevano la minima idea di cosa farne in futuro. Basti pensare che, inizialmente, ne venivano regalate anche centinaia di migliaia di unità più o meno casualmente (pensate se qualcuno le avesse messe da parte fino ad oggi!) e, per un certo periodo, fu usata come “criptovaluta didattica” per chi volesse approcciarsi a quel mondo senza rischiare grossi capitali. Il Dogecoin ebbe un leggero picco di notorietà, suo malgrado, a causa di alcune operazioni di hacking subite nel natale 2013 e nel 2014 per la fine del sistema di bonus con cui venivano regalati. I due creatori, forse per noia o perché convinti che il loro scherzo sarebbe rimasto tale, vendettero tutti i loro Dogecoin nel 2015, si narra che Markus utilizzo la somma guadagnata per comprarsi una Honda Civic di seconda mano. Da quel momento in poi, escludendo il picco di valore del 2017 (nel pieno del boom generale delle criptovalute), Dogecoin è rimasto in un limbo tra l’anonimato e il meme. O almeno, fino a gennaio.

To the moon

Che vi interessiate o meno al mondo della finanza e degli investimenti, ricorderete senza altro il caso GameStopZing di qualche settimana fa. Anche in quel caso tutto è partito da Reddit, più nello specifico dal subreddit r/wallstreetbets che oggi conta 9 milioni di utenti, tramite il quale centinaia di migliaia di utenti si sono coordinati per comprare azioni della famosa catena di negozi di videogiochi, facendone salire il valore di circa il 275%. Per il Dogecoin è successa la stessa identica cosa subito dopo ma con un obiettivo ben più grande, portare il valore nominale a $1, portarlo #ToTheMoon. Essenzialmente la corsa all’acquisto è partita da un singolo utente che ha postato “Facciamo del DOGECOIN un fenomeno. Tutto qui, questo è il post”. L’effetto del delirio collettivo redditiano potete vederlo da voi nel primo grafico di questo articolo, qualcuno esclamerebbe “stonks!”. Tuttavia il primo picco è stato decisamente effimero ed è durato solamente poche ore. È intervenuto allora il multimiliardario Elon Musk, che si era già mostrato a favore della speculazione attorno a GameStop, iniziando una serie di tweet-shitposting in cui, appunto, inneggiava all’arrivo sulla Luna del Dogecoin e al suo luminoso futuro come “The future currency of the Earth”. Così il picco è stato raggiunto di nuovo qualche giorno dopo e, sebbene in calo, la criptovaluta sembra mantenere un valore comunque decisamente più alto di quello che aveva a dicembre 2020. Senza considerare che, a oggi, il subreddit dedicato esclusivamente all’impresa ha superato il milione di iscritti e che Musk continua a twittare a favore del Dogecoin, il che porta, ogni volta, a uno balzo in alto del valore della moneta.

E ora?

Per quanto sia divertente ed emozionante osservare tutto l’entusiasmo che si è creato attorno ai Dogecoin su Twitter e su Reddit, è opinione comune che l’obiettivo di far arrivare il valore a 1$ sia irraggiungibile nella pratica vista la completa assenza di servizi legati alla moneta e alla scarsa attività del team di sviluppo che c’è dietro. La crescita di valore di queste settimane è, infatti, strettamente collegata alla sua natura di meme e, si sa, prima o poi, per quanto divertenti, i meme passano di moda. Ed essendo, al momento, l’andamento dei Dogecoin interamente basato sull’hype scaturito dai tweet di Elon Musk va da sé che la cosa non può durare a lungo.