Gli sport automobilistici hanno sempre appassionato milioni di tifosi in tutto il mondo. Nell’ultimo periodo però, a causa dei dibattiti sul cambiamento climatico, sono nate diverse polemiche su quanto sia corretto seguire uno sport che inquina.

Proprio negli ultimi anni è stata trovata una soluzione molto interessante e promettente che potrebbe rivoluzionare il mondo delle corse automobilistiche.

Questo weekend, sabato 3 e domenica 4 Aprile, nel deserto dell’Arabia Saudita, avrà inizio la prima stagione di una nuova serie sportiva che ha già suscitato molta curiosità: stiamo parlando di Extreme E.

Si tratta di un campionato che ha come protagonisti dei SUV in grado di gareggiare in ambienti estremi.

Cosa li distingue dagli altri veicoli da corsa rally? Il fatto che siano provvisti di un motore elettrico a zero impatto ambientale.

Lo scopo di Extreme E è di organizzare delle competizioni con protagoniste vetture elettriche in alcuni degli angoli più remoti del pianeta, con l’intenzione di sensibilizzare gli spettatori sui temi legati alla salvaguardia dell’ambiente ed evidenziare le sfide che i differenti ecosistemi sono costretti ad affrontare a causa dell’uomo.

In questo modo si cerca di incoraggiare il pubblico a dare il proprio contributo attraverso il maggiore utilizzo di energie rinnovabili.

Com’è nato Extreme E

L’idea di questo sport automobilistico innovativo è nata un paio di anni fa dalla mente dell’attuale CEO di Extreme E, Alejandro Agag, e dal campione del mondo nella Champ Car Gil de Ferran, i quali si sono posti l’obiettivo di realizzare un’”avventura spettacolare e affascinante per mostrare gli effetti del cambiamento climatico sul nostro pianeta attraverso la scoperta di ambienti remoti per mezzo di una competizione sportiva”.

Il progetto è diventato realtà in soli due mesi e gli E-SUV sono stati mostrati per la prima volta al pubblico nel 2019.

Tra pochi giorni Extreme E affronterà la sua prima stagione di sempre e noi spettatori avremo finalmente modo di scoprire ed esplorare questa nuova competizione, carica di tanta adrenalina sempre nel rispetto della natura.

Modalità di svolgimento delle gare

La sfida che porterà alla vittoria vede coinvolte otto squadre: ogni team è costituito da due piloti, un uomo e una donna, che durante ogni gara dovranno completare due giri del percorso stabilito, per un totale di 16 chilometri.

Ogni pilota dovrà guidare per un giro, mentre l’ordine dei conducenti è scelto dal team stesso, in quanto è considerato una scelta strategica.

Il weekend della corsa sarà caratterizzato da una serie di prove specifiche divise tra le due giornate: il sabato sarà dedicato alle qualifiche per decretare la griglia di partenza per la corsa finale, mentre la domenica si focalizzerà sulla gara in seguito alla quale scopriremo il team vincitore del weekend.

Costituzione dei team

I team protagonisti di Extreme E sono formati da piloti validi e con esperienza.

Alcuni protagonisti della Formula 1, tra cui il campione Lewis Hamilton e l’ex campione Nico Rosberg, hanno contribuito alla realizzazione del progetto tramite la creazione dei propri team da corsa.

Un altro ex campione di Formula 1, Jenson Button, ha invece deciso di parteciparvi in prima persona.

Si tratta sicuramente di un ulteriore modo per attirare l’attenzione su uno sport molto promettente che si fa carico di un’ottima causa.

Come abbiamo già accennato in precedenza, le squadre di Extreme E sono tutte costituite da due piloti, un uomo e una donna.

Ciò dovrebbe sembrare normale, ma non è affatto così dal momento in cui è estremamente raro che il numero di uomini e donne coinvolte in una competizione sportiva sia uguale, soprattutto quando si gareggia su vetture da corsa.

Extreme E si impegna così anche a ridurre il gender gap, creando un contesto sportivo in cui la disuguaglianza di genere non esiste e in cui entrambi i piloti della squadra hanno le stesse responsabilità e meriti.

Per promuovere l’uguaglianza di genere, Extreme E ha inoltre creato un video in cui racconta come uomini e donne gareggeranno insieme in maniera equa, dimostrando quanto ciò dovrebbe diventare consueto.

 

Dove ci porterà il viaggio?

Extreme E ha pianificato un itinerario insolito e molto particolare per far svolgere le competizioni dei SUV.

Infatti, non avranno luogo in circuiti attrezzati, ma lo spettatore verrà coinvolto in un vero e proprio viaggio alla scoperta di paesaggi mozzafiato di natura incontaminata.

Per la prima volta, la location in cui si svolgeranno le gare non sarà semplicemente una cornice per le vetture, ma diventerà anch’essa protagonista dell’evento.

I cinque ambienti scelti dagli organizzatori di Extreme E sono completamente diversi tra loro, ma tutti affascinanti e accomunati dal fatto che il cambiamento climatico e le azioni irresponsabili dell’uomo li stiano mettendo in pericolo.

Nel corso di quest’anno verranno scoperti cinque ecosistemi di quattro continenti differenti: il deserto dell’Arabia Saudita, il lago Retba in Senegal, la regione artica in Groenlandia, la foresta tropicale del Brasile e infine la Terra del Fuoco in Argentina.

L’opportunità di gareggiare e scoprire questi ecosistemi è possibile solamente grazie al fatto che i SUV non inquinino.

In futuro, oltre a stringere ulteriori collaborazioni con partner che hanno a cuore la questione ambientale, Extreme E si impegnerà anche a supportare ricerche scientifiche per trovare soluzioni che possano ripristinare questi luoghi già danneggiati e a rischio di sopravvivenza.

La meta di Extreme E

Alejandro Agag, CEO di Extreme E, ha spiegato il motivo che lo ha spinto a realizzare questo progetto: “…Ho visto con i miei occhi gli impatti del cambiamento climatico e ho incontrato persone che stanno subendo i suoi effetti. Per tutti coloro che negano la sua esistenza o che sono inconsapevoli dei problemi che sta causando, vi invito ad accompagnarci durante questo viaggio”.

Inoltre, ha affermato: “Abbiamo raggiunto molti obiettivi in pochissimo tempo, ma siamo solo all’inizio. Prima Extreme E era solamente un’idea ma ora è diventata realtà, una speciale odissea senza precedenti che guiderà il vero cambiamento”.

Non ci resta che scoprire le emozioni che la nuova competizione sarà in grado di regalarci, impegnandoci anche a dare il nostro contributo per costruire un futuro più sostenibile perché, come suggerito dal motto di Extreme E, “la corsa per il pianeta è adesso”!