Condividi su:

Solo sessant’anni fa abbiamo mandato la prima persona nello spazio. Solo otto anni dopo abbiamo camminato sulla luna. Ora, da oltre vent’anni, ricchissimi pionieri si sono cimentati con la frontiera del turismo spaziale.

Oggi questa esperienza elitaria sta diventando sempre più accessibile al turismo di massa.

 

Il 2021 si è concluso, posizionandosi come l’anno che ha rivoluzionato il turismo spaziale.

Sono stati infatti compiuti enormi passi avanti da numerose agenzie spaziali private.

 

Il prototipo Starship SN-15 di SpaceX ha compiuto con successo un atterraggio, con controllo aerodinamico attivo. È il primo razzo al mondo in grado di atterrare a comando e di essere riutilizzato dopo il lancio.

Questa tecnologia è stata subito impiegata per i rifornimenti alla ISS, presto verrà utilizzata per voli verso la luna e verso Marte.

Si sta pensando di adoperarla anche per raggiungere città dall’altra parte del pianeta in meno di mezz’ora di volo.

 

Quando si parla di turismo spaziale, generalmente ci si riferisce a tre modalità di volo molto diverse: parabolico, suborbitale e orbitale.

 

 

Volo parabolico

 

Da cinquant’anni i voli parabolici ci consentono di sperimentare qualche secondo di assenza di gravità. In realtà non sono veri e propri voli spaziali, perché di fatto volano alla stessa quota di un aereo di linea.

L’aeroplano compie 30/40 parabole (prima va su e poi torna giù) durante il volo, all’apice di ogni parabola tutto ciò che è al suo interno viene sottoposto a circa 20 secondi di microgravità. Ogni volo permette quindi di fluttuare complessivamente per oltre dieci minuti.

Prima e dopo il culmine della curva si sperimentano alcuni secondi di ipergravità, che sottopongono il nostro corpo fino a 1,8 g.

Oggi un volo parabolico turistico ha un costo molto contenuto, si aggira tra i 3000 e i 5000 euro a persona. Ci sono decine di agenzie spaziali, sia pubbliche che private, che forniscono questo servizio.

 

 

Volo suborbitale

 

La SpaceShipTwo, ovvero lo spazioplano sub-orbitale della Virgin Galactic, ha compiuto il suo primo volo turistico sub-orbitale. Portando quattro persone a 85 Km sopra il livello del mare. Questi voli permettono di ammirare la terra dallo spazio e di sperimentare qualche minuto continuato di assenza di gravità, prima del rientro.

È già possibile acquistare i biglietti dei prossimi voli, al costo di 450’000 $ l’uno. Un’esperienza di pochi minuti, ma che ti porta letteralmente fuori dal mondo.

 

A pochi giorni di distanza, l’agenzia spaziale privata Blue Origin ha effettuato un volo simile, portando quattro civili a 106 Km dalla superficie terrestre. Non è l’unico lancio di Blue Origin del 2021, ne ha effettuati poi altri due sempre con successo. La particolarità di questi voli consiste in un razzo riutilizzabile con controllo attivo della discesa che porta la capsula con l’equipaggio in quota, per poi lasciarla atterrare in autonomia grazie a dei paracadute.

 

 

Volo orbitale e ISS

 

Sempre SpaceX ha raggiunto un nuovo gradino nella conquista dello spazio, portando un astronauta e tre civili, senza un addestramento specifico, a 500 Km dalla terra (la stazione spaziale si trova a 400 Km dalla terra).

I quattro pionieri hanno passato tre giorni nello spazio (senza appoggiarsi alla ISS), all’interno della futuristica e panoramica navicella spaziale Crew Dragon Resilience, per poi ammarare in completa sicurezza.

 

Dal 2001 al 2021 ci sono stati solo sette voli turistici per raggiungere la ISS (International Space Station), con un soggiorno medio di una settimana. Utilizzavano ancora navicelle Soyuz al costo di diverse decine di milioni di dollari a persona.

 

 

Stazioni spaziali

 

Sempre nel 2021, un troupe cinematografica di tre persone ha raggiunto la stazione spaziale internazionale. Hanno usato la navicella spaziale Sojuz MS-19, con l’aiuto dell’agenzia spaziale russa per raggiungere la stazione e rientrare poi sulla terra.

Il produttore e regista Klim Shipenko, l’attrice Julija Peresil’d, e il cosmonauta Oleg Novitskiy nel ruolo di se stesso, hanno trascorso 12 giorni in orbita per creare il primo film girato e diretto nello spazio. “The challenge” uscirà quest’anno. Shipenko ha poi detto di essere pronto per girare film sulla Luna e su Marte.

 

La stazione spaziale internazionale è operativa dal 2000 e lo rimarrà almeno fino al 2024. Successivamente verrà probabilmente privatizzata prima di essere deorbitata entro il 2030.

La Russia ha dichiarato l’intenzione di voler scollegare i propri moduli dal resto della ISS, per continuare ad avere una piccola stazione spaziale non privata a cui appoggiarsi.

Numerose stazioni spaziali private entreranno presto in orbita.

 

Il 30 marzo 2022 è previsto il decollo della missione Ax-1 della Axiom Space. L’equipaggio formato da un astronauta e tre clienti paganti raggiungerà la ISS grazie ad un razzo di SpaceX e vi soggiornerà per sette notti. Il costo del biglietto è di 55 milioni di dollari. Il soggiorno non sarà solamente turistico, svolgeranno infatti 25 esperimenti scientifici in condizioni di microgravità.

 

L’agenzia spaziale privata Axiom Space nasce con l’idea di lanciare in orbita la prima stazione spaziale privata della storia. Stanno attualmente costruendo la Axiom Hub One, il primo modulo della stazione, che verrà lanciato in orbita e diventerà operativo entro la fine del 2024 in collaborazione con la Nasa. Sono già previsti altri tre moduli che andranno ad ampliare la stazione, sono: Axiom Hub Two, Axiom Lab e Axiom Power Tower.

 

Blue Origin e Sierra Space (e altre importanti aziende) stanno collaborando per costruire Orbital Reef, una stazione spaziale privata per un uso misto. La stazione andrà in orbita, a 500 Km sul livello del mare, prima della fine della decade. Sarà un vera rivoluzione in ambito spaziale. È stata pensata sia per ospitare turisti all’interno di moduli panoramici costruiti ad hoc, sia per svolgere ricerca nello spazio. Svolgerà contemporaneamente anche ruoli commerciali e sarà inoltre possibile comprare degli indirizzi fisici nello spazio per la sede della propria azienda.

 

Se tutto questo non è abbastanza fantascientifico, facciamo la conoscenza di Orbital Assembly Corporation: un’azienda che sta sviluppando un nuovo modo di costruire strutture artificiali nello spazio. È previsto per il 2023 il lancio in orbita bassa, grazie a SpaceX, di un prototipo in scala ridotta del loro pionieristico “Gravity ring”. Un gigantesco anello che costituirà lo scheletro della struttura abitabile della futura stazione spaziale Voyager station, il primo hotel spaziale di lusso.Il Gravity ring verrà spedito nello spazio smontato (tipo mobile Ikea) e una volta in orbita si automonterà in una manciata di minuti.

La Voyager non ha nulla in comune con le stazioni spaziali convenzionali e nulla da invidiare. Lusso, gravità artificiale e tanto spazio abitabile. Queste le peculiarità che la caratterizzano, infatti la rotazione del Gravity ring genera un’accelerazione centrifuga che emula la gravità terrestre. Ci saranno lussuosissime suite, un ristorante, un bar e una palestra. Il solo spazio abitabile potrebbe contenere 11 ISS. Saranno addirittura presenti dei mezzi di trasporto per persone e materiali; saranno inoltre presenti 44 scialuppe spaziali per atterraggi automatici in caso d’emergenza.

 

 

To the Moon and beyond

 

Nel 2023 l’imprenditore giapponese Yusaku Meazawa e altre 8 persone, scelte tra oltre un milione di candidature spontanee, diventeranno l’equipaggio di dearMoon.

Sarà la prima missione spaziale lunare ad aver l’equipaggio composto da civili (senza addestramento). Verranno utilizzate le tute spaziali e un aerodina riutilizzabile di SpaceX.

Il viaggio durerà cinque giorni, impiegherà un paio di giorni per avvicinarsi alla luna e un altro paio per il rientro. La navicella non allunerà, ma sfrutterà l’effetto fionda per girare intorno alla luna e rientrare nell’orbita terrestre.