Condividi su:

Nel mese di febbraio 2020 l’osservatorio Waste Watcher, per la settima Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, ha presentato un rapporto riguardante gli sprechi alimentari domestici degli italiani. Rispetto all’anno precedente lo sperpero di cibo cala per un ammontare annuale di un miliardo e mezzo. Un risparmio di alimenti consistente, ma non sufficiente: se aggiungiamo, infatti, la quantità che getta via la filiera produttiva, arriviamo ad un valore molto alto, che in un anno si aggira attorno ai 10 miliardi di euro.

Prendono forma come soluzione a questo problema alcune applicazioni che stanno emergendo in questi ultimi anni con l’obiettivo di incentivare il risparmio e il riciclo di vivande non vendute e non consumate. Queste app producono effetti virtuosi sia sotto un punto di vista ambientale che economico: permettono infatti ai venditori di non buttare prodotti che non sono stati comprati a fine giornata e al contempo consentono a potenziali consumatori di acquistarli a un prezzo molto agevolato. Non è finita qui: la loro mission accoglie anche il proposito di educare e sensibilizzare gli utenti riguardo alle gravi conseguenze ambientali e socio-economiche che può comportare lo spreco di cibo. Se le tonnellate di alimenti prodotti non venissero gettate, si potrebbe sfamare una parte considerevole di persone che ancora oggi soffrono di denutrizione ed evitare la perdita anche del cibo cestinato insieme a tutte le risorse necessarie per la produzione dello stesso.

Una applicazione che offre soluzioni sostenibili e innovative nel mondo della ristorazione e dei supermercati è TooGoodToGo, nata nel 2015 in Danimarca, che consente a chi lavora in queste due grandi realtà di mettere in vendita online il cibo non venduto e che a fine giornata andrebbe perso attraverso delle “Magic Box”.

I consumatori, attraverso pochi click, acquistano tramite l’app delle scatole di cui non conoscono il contenuto e che a sorpresa racchiudono dei pasti freschi e di buona qualità. Si va così creando una rete di venditori e compratori, che traggono vantaggio  dalla compravendita delle “Magic Box” e vengono sensibilizzati ai valori della condivisione, collaborazione e attenzione nei riguardi dell’ambiente che ci circonda: ogni “Magic Box” acquistata, infatti, evita l’emissione di 2 kg di Co2, che corrisponde alla quantità di gas serra che viene prodotta dal pasto quando anziché essere consumato, viene buttato.

L’Italia ha accolto TooGoodToGo in molte città ed il nostro paese a sua volta ospita incubatori di tante altre startup che si propongono di arrivare allo stesso scopo, cominciando dai ristoranti fino ad arrivare ai supermercati.

Con la stesso proposito di ToGoodToGo nasce Bring The Food, un’ app ideata nel 2012 dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento che vuole agevolare il recupero di eccedenze alimentari e destinarle a organizzazioni di volontariato, in modo da donarle a chi ne ha più bisogno.

Sulla scia dell’operato di TooGoodToGo nei supermercati, non si può non parlare di MyFoody, una applicazione italiana che permette a chi ne usufruisce di ricevere offerte su prodotti “difettosi” presenti giornalmente nei vari supermercati: beni che vengono cestinati per difetti riguardanti la morfologia del prodotto o che presentano una scadenza a breve termine.

Evitare lo spreco è anche sinonimo di prestare attenzione alle scadenze degli alimenti ed utilizzare tutto ciò che si compra. Questo è quello a cui puntano le piattaforme italiane Puccifrigo ed Eco dal Frigo. La prima ha come mission quella di aiutare i suoi utenti a ricordarsi delle scadenze dei prodotti che hanno acquistato. La seconda invece si propone di mettere a disposizione tantissime ricette per combinare gli alimenti che si hanno a casa, senza buttarli.

Sono degne di menzione Last Minute Sotto Casa e Ubo , un’altra app innovativa che in modi alternativi vuole accompagnare gli utenti in quello che è il percorso che comincia con l’atto di fare la spesa e termina con il consumo dei prodotti.

Queste sono alcune delle tante app che stanno mettendo in campo soluzioni innovative e sostenibili per combattere lo spreco alimentare. Tutti possiamo contribuire cambiando le nostre abitudini e prestando attenzione al mondo che ci circonda: consumare tutto quello che acquistiamo, donare e condividere con chi ne ha più necessità.